Filo di Banano
Nella parte nord dell’isola di Okinawa si producono tessuti di fibre di banano (bashofu) il cui filo si ottiene soprattutto da una pianta specifica (itobasho). Un’attività conosciuta già dal XIII secolo, diminuita di molto con l’arrivo della seta e soprattutto del cotone.
Ora è in leggera ripresa anche perché è entrata a far parte del patrimonio culturale giapponese. Nel mese di ottobre 2019 durante un viaggio in Giappone, ho potuto seguire uno stage di sette giorni presso l’atelier del maestro Fukushima Yasuhiro, grazie all’aiuto della signora Misuzu Dadò di Rivera, abilissima traduttrice.
Il processo per ottenere il filo è molto lungo: coltivazione cura e taglio della pianta, pulitura del tronco, separazione di strisce dal tronco, pulitura di queste strisce per ottenere la parte adatta, bollitura in acqua e cenere, raffreddamento e risciacquo, pulitura di queste strisce tramite una pinza di bambù fino ad ottenere una specie di rafia, separazione della stessa in parti sempre più sottili fino ad ottenere il filo della dimensione voluta, annodatura di questi fili per ottenerne uno lungo. A questo punto si può procedere alla tintura e alla tessitura, due processi ancora molto lunghi. Da ogni tronco si ottengono circa 15-20 grammi di filato.
E` stata un’esperienza fantastica, entusiasmante ed emozionante anche se parecchio faticosa. Ora a casa mia piano piano finirò di preparare il filo e poi finalmente col mio telaio avrò un tessuto con un filato preparato totalmente dal sottoscritto.
Ecco il risultato finale: tela (cm 49 x cm 435) con in ordito ramie naturale filato a mano e trama in filo di banano. Questo particolare filo è il risultato di 7 giorni di stage sull’isola di Okinawa nel sud del Giappone con il maestro Yasuhiro Fukushima. Tutto il filo è fatto con le mie mani, dal taglio delle piante nella piantagione, poi tutti i molti passaggi, fino alla filatura finale (5 giorni) a casa mia.