Stampa in negativo su tessuto
E` una tradizione anche ticinese la stampa in negativo su tessuto e la relativa colorazione con riduzione di indaco. Questo processo tradizionale è diffuso in tutto il mondo e in Europa è, o era praticato, specialmente nelle regioni del nord e dell’est. Nei paesi del sud è quasi totalmente sconosciuto (rari casi si trovano in Francia e Spagna). Per quanto riguarda la Svizzera questo tipo di stampa non è conosciuto eccezion fatta per alcune zone remote del Vallese. Il Ticino risulta ad oggi l’avamposto più a sud ove questa tecnica è stata per secoli diffusissima e che attualmente è da pochi utilizzata e conosciuta. Il tessuto in lino o canapa nonché di seta, dopo il finissaggio e la manganatura viene riservato o stampato in positivo con moduli lignei intagliati (spesso legno di pero) e ricoperti della sostanza di riserva, che andrà poi a proteggere il tessuto dal bagno di indaco. Il decoro è rapportato più e più volte con bordure etc. fino ad ottenere un complesso che riprende i decori dei tessuti operati. In seguito il tessuto stampato in positivo viene fatto seccare per un lasso di tempo abbastanza lungo così che la sostanza di riserva aderisca in maniera permanente sulle fibre. L’indaco essendo composto da molecole insolubili in acqua, a differenza delle altre tinture, per poter colorare ha bisogno di un processo chimico, detto riduzione, che prevede l’aggiunta di cenere o altri alcalini e riduttori, cosi da dividere le molecole e scioglierle nella riduzione. Questa diventa giallo-verde rendendo così possibile alle medesime di attaccarsi alle fibre del tessuto. Una volta immerso il telo nella riduzione, questo viene esposto all’ossigeno e l’indaco va ad ossidarsi: la molecola ritorna allo stato “solido“ diventando blu e aderendo definitivamente alla fibra. L’immersione viene effettuata più volte a seconda dell’intensità di blu che si vuole ottenere. Terminato questo processo il telo viene fatto di nuovo seccare bene: poi si immerge in una soluzione acida per cancellare la riserva che lascia infine apparire il colore del tessuto creando così il decoro in negativo.
L’artista tessile Madeleine Leiggener di Friborgo, indossa una tunica e una sciarpa da lei stessa cuciti. La stoffa è tessuta a mano dal sottoscritto Giovanni Filippini: ordito lino naturale, trama filo di ginestra filato a mano inizio 1900 in Calabria. Il tessuto con tintura indaco stampato in riserva, è stato eseguito dal tintore e tessitore Matteo Gehringer di Claro con motivi scelti dalla signora.
Stampi in legno della bellissima e vasta collezione del tintore e tessitore Matteo Gehringer (Il Miracolo Blu, in Pasquei 24, 6702 Claro).